Questo edificio, che si presenta attualmente in una rilettura ottocentesca, fu dimora della famiglia Levi, banchieri benesi. Primo Levi ricorda nel “Sistema periodico” che ancora suo padre nacque a Bene. Questa importante famiglia conosciuta come i “Levi dei tulipani” possedeva – già nel ‘600 – i bulbi di questo fiore d’origine orientale dai costi elevatissimi. Si ricorda infatti che venivano spesi ingenti patrimoni per avere questi bulbi. Un monogramma riportato nel raffinato ferro battuto del balcone al piano nobile ci ricorda la famiglia Turbiglio che acquisì l’edificio dei Levi. Successivamente l’immobile fu acquistato dalla famiglia Ravera-De Santi a cui si deve il restauro delle facciate e il recupero del raccolto e curato giardino.